
Nel 2025 arrivano importanti novità per chi si occupa di assistenza e consulenza ai cittadini. Con l’introduzione dell’Assegno di Inclusione, è stato definito anche il nuovo sistema di finanziamento per le attività svolte dagli Istituti di Patronato, che svolgono un ruolo chiave nel supportare le persone nell’accesso a questo strumento di sostegno.
Se ti stai chiedendo cosa cambia per i Patronati e come viene regolato il finanziamento delle loro attività legate all’Assegno di Inclusione, in questo articolo te lo spieghiamo in modo semplice e chiaro.
Che cos’è l’Assegno di Inclusione?
L’Assegno di Inclusione è la nuova misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, attiva dal 1° gennaio 2024, che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza. Si tratta di un sostegno economico rivolto alle famiglie in difficoltà, con particolare attenzione ai nuclei con minori, persone con disabilità, over 60 o persone inserite in percorsi di inclusione sociale e lavorativa.
Come per il Reddito di Cittadinanza, anche per l’Assegno di Inclusione è fondamentale il ruolo dei CAF e dei Patronati, che affiancano i cittadini nella presentazione delle domande e nella gestione delle pratiche.
Criteri di finanziamento per le attività degli Istituti di Patronato
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha stabilito i nuovi criteri per finanziare le attività svolte dai Patronati legate all’Assegno di Inclusione, al fine di garantire:
✅ Maggiore efficienza nell’assistenza ai cittadini
✅ Tempi più rapidi nella gestione delle pratiche
✅ Un supporto capillare su tutto il territorio nazionale
I principali punti definiti sono:
- Il finanziamento è legato al numero di pratiche effettivamente lavorate dagli Istituti di Patronato per l’Assegno di Inclusione
- Sono previste risorse aggiuntive per chi opera nelle aree con maggiore disagio sociale o con carenza di servizi
- Viene valorizzato il lavoro di assistenza personalizzata al cittadino, con particolare attenzione ai nuclei più fragili
- I Patronati devono garantire la qualità del servizio, la corretta informazione e l’assistenza gratuita
Perché è importante il ruolo dei Patronati e dei CAF
L’Assegno di Inclusione non si limita a un semplice contributo economico. Per ottenerlo è necessario:
✔️ Presentare correttamente la domanda sul portale INPS
✔️ Avere l’ISEE in corso di validità
✔️ Partecipare ai percorsi di inclusione sociale e lavorativa previsti
Qui entrano in gioco i CAF e i Patronati, che offrono un supporto essenziale per:
- Compilare l’ISEE in modo corretto
- Presentare la domanda per l’Assegno di Inclusione
- Fornire consulenza su requisiti, scadenze e documenti
- Evitare errori che potrebbero portare alla perdita del beneficio
Finanziamenti mirati per un servizio più vicino al cittadino
Il nuovo sistema di finanziamento punta proprio a rafforzare i servizi offerti ai cittadini, garantendo che ogni pratica venga gestita nel modo migliore, soprattutto in favore di chi si trova in condizioni di maggiore vulnerabilità.
In questo modo, le attività dei Patronati vengono riconosciute e valorizzate, a vantaggio delle famiglie che hanno più bisogno di un sostegno concreto e di un punto di riferimento affidabile.
Come ti aiuta il nostro CAF
Nel nostro CAF trovi personale specializzato pronto ad assisterti per:
✅ Verificare i requisiti per l’Assegno di Inclusione
✅ Compilare e inviare la domanda senza errori
✅ Calcolare l’ISEE necessario per accedere alla misura
✅ Offrire assistenza su tutte le pratiche collegate
✅ Accompagnarti nei percorsi di inclusione previsti
Tutto questo, grazie alla collaborazione con gli Istituti di Patronato, che rappresentano un punto di riferimento sul territorio per chi deve orientarsi tra bonus, sostegni e misure sociali.