Il lavoro a chiamata, o intermittente, è una forma di contratto che sta diventando sempre più diffuso in settori come la ristorazione, il turismo e il commercio. Per chi lavora a chiamata, però, è essenziale conoscere i propri diritti, le tutele previste e le possibilità di crescita. Questo articolo fornisce una guida pratica e aggiornata per comprendere tutti gli aspetti chiave di questa tipologia di contratto, rivolgendosi sia a chi ha già esperienza nel settore sia a chi si avvicina per la prima volta a questa modalità lavorativa.
1. Cos’è il lavoro a chiamata?
Il lavoro a chiamata, noto anche come “lavoro intermittente”, prevede che il dipendente sia chiamato dal datore di lavoro per periodi di attività non continuativi. In altre parole, il lavoratore è impiegato solo quando richiesto, e il contratto può essere stipulato sia a tempo determinato che indeterminato.
Esempio concreto: Un lavoratore a chiamata in un ristorante potrebbe essere convocato solo durante la fine settimana o nelle serate di maggior afflusso, restando a disposizione per tali periodi senza un orario fisso.
2. Quando si può attivare il contratto a chiamata?
Secondo la normativa vigente, il contratto a chiamata può essere utilizzato:
- Quando il lavoratore ha meno di 24 anni o più di 55 anni , indipendentemente dal settore di impiego.
- In settori che prevedono esigenze particolari e picchi di lavoro variabili , come la ristorazione, il turismo, l’evento di spettacolo e altri ambiti con alta variabilità nella domanda.
3. Quali sono i diritti principali del lavoratore a chiamata?
Nonostante la particolarità del lavoro a chiamata, il lavoratore ha diritto a numerose tutele:
- Retribuzione proporzionata alle ore lavorate : la paga oraria deve essere in linea con quella dei dipendenti ordinari della stessa categoria.
- Assicurazione e contributi : il datore è tenuto a versare i contributi INPS e INAIL per le giornate lavorate, garantendo così copertura pensionistica e assicurativa.
- Indennità di disponibilità : in alcuni casi, è prevista un’indennità per i periodi in cui il lavoratore