Con l’arrivo dell’estate e delle prime giornate da bollino rosso, tornano le restrizioni per i lavori all’aperto nelle ore più calde della giornata. Le temperature, che in molte Regioni superano già i 40 gradi, hanno spinto le autorità a introdurre nuove ordinanze regionali contro il rischio da stress termico.

Se lavori nei cantieri, in agricoltura o in qualsiasi altro settore che prevede attività all’esterno, è fondamentale conoscere le regole in vigore per evitare sanzioni e tutelare la salute. Vediamo insieme quali sono gli orari di stop, i settori coinvolti e cosa prevede il nuovo Protocollo nazionale per la sicurezza dei lavoratori esposti al caldo.

Vietato lavorare all’aperto tra le 12:30 e le 16:00

Il divieto di lavoro all’aperto nelle ore più calde è ormai attivo in diverse Regioni, in base ai livelli di allerta meteo e ai picchi di temperatura. La fascia oraria più critica è quella tra le 12:30 e le 16:00, quando il rischio di colpi di calore e stress termico è maggiore.

I settori principalmente interessati sono:

✅ Edilizia e cantieri
✅ Agricoltura e lavori nei campi
✅ Attività di manutenzione stradale o ferroviaria
✅ Qualsiasi attività svolta in spazi esterni, senza adeguate protezioni

Le ordinanze vengono emesse a livello regionale, quindi è importante controllare gli aggiornamenti specifici per la propria zona.

Le Regioni che hanno già attivato il divieto

Alcune Regioni hanno già stabilito un calendario con date e orari precisi:

Le altre Regioni stanno valutando provvedimenti analoghi, monitorando l’allerta meteo quotidiana emessa dal Ministero della Salute.

Cosa prevede il nuovo Protocollo nazionale per la sicurezza

Accanto alle ordinanze locali, è in vigore il nuovo Protocollo nazionale anti-caldo, siglato da Governo, INAIL e parti sociali, che punta a rafforzare la sicurezza dei lavoratori esposti a temperature estreme.

Tra le principali misure:

✔️ Divieto di lavoro all’aperto nelle ore centrali, nei giorni di allerta arancione o rossa
✔️ Sospensione o rimodulazione delle attività nei cantieri e nei campi
✔️ Obbligo per i datori di lavoro di fornire acqua, aree ombreggiate e pause più frequenti
✔️ Sorveglianza sanitaria rafforzata per i lavoratori più esposti
✔️ Formazione specifica su rischi e prevenzione legati al caldo

Le aziende che non rispettano le regole rischiano sanzioni, oltre a mettere a rischio la salute dei propri dipendenti.

A chi si rivolge il divieto di lavoro all’aperto?

Il divieto coinvolge:

✅ Lavoratori dipendenti di aziende agricole, edili, stradali
✅ Collaboratori autonomi e imprese individuali che operano all’esterno
✅ Lavoratori stagionali impiegati in settori a rischio
✅ Cooperative e imprese di servizi con attività all’aperto

Nel nostro CAF e Patronato assistiamo lavoratori e aziende nell’applicazione delle normative, offrendo:

L’importanza della prevenzione

Ogni estate i numeri parlano chiaro: il caldo intenso può causare colpi di calore, disidratazione e malori anche gravi. Per questo, è fondamentale:

✔️ Rispettare le fasce orarie di stop stabilite dalle Regioni
✔️ Utilizzare dispositivi di protezione (cappelli, indumenti leggeri, creme solari)
✔️ Bere frequentemente
✔️ Fare pause all’ombra
✔️ Segnalare al datore di lavoro eventuali malori

La salute viene prima di tutto, ed è un diritto tutelato dalla legge.

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