Pensione anticipata: accedere prima al pensionamento con strategie previdenziali mirate

Anticipare la pensione è possibile anche quando nella propria carriera lavorativa si sono verificati periodi di interruzione. Il nostro ordinamento, infatti, offre diversi strumenti per colmare i vuoti contributivi e raggiungere prima i requisiti della pensione anticipata ordinaria, anche in assenza di una continuità lavorativa.
NASpI e contributi figurativi: pensione anche durante la disoccupazione
In caso di perdita involontaria del lavoro, la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) rappresenta il primo strumento da valutare. L’indennità, erogata fino a un massimo di 24 mesi, prevede l’accredito di contributi figurativi validi ai fini pensionistici, anche se il lavoratore non è attivamente impiegato.

Nel 2024, l’importo massimo mensile della NASpI è pari a 1.550,42 euro, mentre la retribuzione di riferimento ai fini del calcolo della prestazione è di 1.425,21 euro. Tuttavia, questi valori non incidono negativamente sulla pensione: il sistema previdenziale applica infatti un meccanismo di neutralizzazione, che esclude dal calcolo retributivo pensionistico i periodi con redditi figurativi inferiori alla media degli ultimi anni lavorati.
In sintesi: i contributi figurativi da NASpI non penalizzano l’assegno pensionistico e sono pienamente validi per il diritto alla pensione. In caso di perdita involontaria del lavoro, la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) rappresenta il primo strumento da valutare. L’indennità, erogata fino a un massimo di 24 mesi, prevede l’accredito di contributi figurativi validi ai fini pensionistici, anche se il lavoratore non è attivamente impiegato.

Nel 2024, l’importo massimo mensile della NASpI è pari a 1.550,42 euro, mentre la retribuzione di riferimento ai fini del calcolo della prestazione è di 1.425,21 euro. Tuttavia, questi valori non incidono negativamente sulla pensione: il sistema previdenziale applica infatti un meccanismo di neutralizzazione, che esclude dal calcolo retributivo pensionistico i periodi con redditi figurativi inferiori alla media degli ultimi anni lavorati.

In sintesi: i contributi figurativi da NASpI non penalizzano l’assegno pensionistico e sono pienamente validi per il diritto alla pensione.
Versamenti volontari: come colmare i buchi contributivi dopo la NASpI
Se la disoccupazione dura oltre 24 mesi o se restano periodi scoperti, è possibile proseguire la propria posizione contributiva attraverso i versamenti volontari. Si tratta di contributi a carico del lavoratore, che possono essere effettuati trimestre per trimestre, per raggiungere i 42 anni e 10 mesi di contributi richiesti per la pensione anticipata (41 anni e 10 mesi per le donne).
Chi può versare contributi volontari?
Possono accedere ai versamenti volontari coloro che hanno:

  • almeno 5 anni di contributi effettivi in carriera, oppure
  • 3 anni di contributi negli ultimi 5 anni.

La domanda va presentata all’INPS, che verifica i requisiti e rilascia l’autorizzazione solo se non ci sono rapporti di lavoro in corso (né subordinato, né autonomo, né parasubordinato). È consentita anche ai lavoratori in aspettativa non retribuita o part-time, per le ore non lavorate.
Quanto costa versare?
L’importo da versare si calcola sulla base della retribuzione degli ultimi 12 mesi prima della cessazione del lavoro (al netto dei periodi figurativi come la NASpI), rivalutata secondo l’indice ISTAT. L’aliquota per i lavoratori dipendenti è il 33%, con percentuali specifiche per autonomi e iscritti alla Gestione Separata.

Beneficio fiscale: i contributi volontari sono interamente deducibili ai fini IRPEF, a condizione che il contribuente abbia un reddito imponibile sufficiente. In alternativa, può usufruirne il familiare che ha il contribuente a carico.

Attenzione: i versamenti volontari non consentono di recuperare contributi per periodi passati, come invece avviene con la pace contributiva. Fanno eccezione solo i sei mesi precedenti la domanda.

Cumulo contributivo: unire periodi di lavoro diversi
Un ulteriore strumento per raggiungere il requisito contributivo è il cumulo gratuito dei contributi versati in gestioni diverse (INPS, Casse professionali, ecc.). È particolarmente utile per chi ha avuto carriere miste o frammentate e permette di sommare periodi non coincidenti per perfezionare i requisiti della pensione anticipata ordinaria.

Il cumulo può essere richiesto anche dopo aver effettuato versamenti volontari, e consente di completare il percorso verso il pensionamento senza dover riscattare periodi passati o ricorrere a costosi trasferimenti tra casse.
Conclusioni: pianificare in modo strategico
Per anticipare la pensione anche in presenza di interruzioni lavorative, è fondamentale pianificare con attenzione:

  • Usa la NASpI per coprire i primi 24 mesi di disoccupazione con contributi figurativi validi;
  • Valuta i versamenti volontari per colmare gli anni mancanti, sfruttando le deduzioni fiscali;
  • Considera il cumulo contributivo per mettere insieme carriere lavorative diverse.

Una corretta sequenza e una valutazione attenta dei costi e dei benefici fiscali possono fare la differenza nella tempistica e nell’importo della pensione futura.


Valeria Calafiore
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